Scuola inglese per bambini e ragazzi

Metodo per imparare inglese a Roma

"Tell me and I forget
Teach me and I may remember
Involve me and I learn"

Benjamin Franklin

L'approccio di Kids Can

Uso dell'inglese in aula

Naturalmente, in un corso di inglese, l’utilizzo diretto della lingua da insegnare è la cosa principale e per tale motivo l’insegnante, per l’intera durata della lezione, si rivolge ai bambini quasi esclusivamente in questa modalità.

In questo contesto linguistico diverso da quello ordinario, i bambini, con le loro naturali inclinazioni e capacità, sono istintivamente stimolati a seguire in modalità spontanea nel senso che, per comprendere quanto viene loro comunicato con questa lingua straniera, applicheranno gli stessi strumenti “innati” di apprendimento istitintivo che hanno utilizzato per apprendere la loro lingua madre.

Individuazione

Ogni lezione si svolge tendenzialmente intorno ad un “topic” (gli animali, la foresta, il tempo, lo sport, il negozio ecc.), ossia, volta per volta si cercherà di affrontare un singolo tema principale (che potrà essere costituito anche da una storia di fantasia), passando solo marginalmente da un settore all’altro dell’esperienza.

Quindi, una volta individuati i termini principali, verranno poi introdotte frasi e lessici che li riguardano, creando dei piccoli reticoli concettuali che i bambini sono in grado di seguire proprio perché in loro rimane fermo il punto di riferimento.

Tale collegamento di nuovi vocaboli ad un oggetto ben preciso, aiuta il bambino ad associare il linguaggio appreso in classe con situazioni che appartengono al suo mondo al di fuori della classe (per esempio, oggi impareremo a seminare una piantina nel vaso).

Contestualizzazione

Al fine di comunicare un significato valido e rilevante, ossia per trasmettere un lemma che sia possibile poi richiamare ed adoperare in un futuro momento, il linguaggio può essere presentato in allegato ad un contesto simulato ricreato in classe che ne consenta una migliore apprensione.

Si agevola così la successiva rievocazione e riambientazione nel contesto autentico, che verrà vissuto dal bambino fuori dalla classe (per esempio, mentre siamo in aula, facciamo finta di essere tutti nell’orto dove siamo andati per seminare una piantina nel vaso).

Consapevolezza

Come tutti sanno, i bambini imparano meglio interagendo direttamente con le cose e riescono a fissare meglio il linguaggio quando viene usato per fare o creare qualcosa di tangibile. D’altra parte, mentre il bambino è coinvolto e concentrato nello svolgimento di un compito, è pedagogicamente essenziale invitarlo a spiegare perché lo sta facendo.

In tal modo, oltre a prevenire sul piano psicologico una sempre possibile sensazione di inutilità che a volte i bambini provano quando vengono lasciati soli a lavorare (perché magari si distraggono o semplicemente non si ricordano più perché hanno cominciato a fare quello che stanno facendo), si induce il bambino ad un processo di ragionamento che assegna alla sua condotta una caratura più obiettiva e quindi più efficace nei suoi effetti mnemonici (per esempio, mentre il bambino semina la piantina nel vaso, gli viene richiesto di spiegare perché lo sta facendo).

Riproposizione

I bambini non sono in grado di memorizzare un contenuto sulla base di una semplice comunicazione e pertanto, per assimilarlo meglio, hanno bisogno di sentirlo riprodotto in varie forme o comunque sentirlo contemporaneamente collegato ad altri contesti. In altre parole, il singolo fonema linguistico potrà nello stesso momento essere pronunziato, scritto, cantato, recitato, associato ad altri riferimenti già conosciuti e familiari dei bambini.

Quindi i bambini, che si divertono a imitare suoni nuovi e diversi dal loro consueto repertorio fonologico ripetendoli “ossessivamente” molte volte (come tutti i genitori ben sanno), saranno destinatari dello stesso tipo di “tecnica mnemonica” da parte dell’insegnante. Insomma, mentre si muoveranno per seminare la piantina nel vaso, potranno cantare una canzone che parla di un fiore, ovvero potranno raccontare una storia che parla di un fiore, e così via… (per esempio, mentre il bambino semina la piantina nel vaso, viene invitato a cantare una canzoncina che parla di una piantina).

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